Sono le foreste di proprietà della Provincia, individuate come patrimonio indisponibile a favore di tutta la Comunità Trentina, meritevoli di particolare tutela per l'elevato valore naturalistico e socio-culturale.
Per la loro importanza sono state incluse tra le "invarianti" del Piano Urbanistico Provinciale, in quanto elementi territoriali che costituiscono caratteristiche distintive dell'ambiente e dell'identità territoriale da tutelare e valorizzare al fine di garantire uno sviluppo equilibrato e sostenibile.
Il nucleo storico delle foreste demaniali è concentrato nel settore nord-orientale del Trentino (foreste di Cadino, Paneveggio, San Martino di Castrozza, Valsorda e Valzanca) ma altre importanti proprietà sono collocate nell'area centro-meridionale della Provincia (Monte S. Pietro, Bondone, Scanuppia, Campobrun).
Invio domande di candidatura per selezioni di personale operaio da assumere con contratto di diritto privato presso la Provincia Autonoma di Trento - Agenzia provinciale delle Foreste Demaniali anche in assenza di selezioni aperte
Si informa che:
E' pubblicato il catalogo 2025 contenente l'intera offerta formativa; sono possibili le iscrizioni, secondo le modalità specificate nello stesso
(link a pagina dedicata ai corsi per boscaioli con le informazioni relative, la modulistica, i riferimenti)
Si è conclusa con lo svelamento della targa dedicata a Donato Nardin all'interno della Stazione forestale demaniale di Paneveggio, la "Giornata sulle foreste demaniali". Nel centro visitatori del Parco Naturale di Paneveggio si è svolta una giornata di approfondimento sulla storia del Demanio Forestale provinciale dalla fine dell'800 ai nostri giorni, alla quale ha partecipato anche l'assessore provinciale all'artigianato, commercio, turismo, foreste, caccia e pesca Roberto Failoni: Oggi ? ha affermato l'assessore Failoni ? abbiamo potuto apprendere degli aspetti importanti delle nostre foreste, capire cos'è e come funziona l'Agenzia demaniale, conoscere la figura di Donato Nardin, un uomo che ha lasciato una traccia importante del suo operato ancor oggi visibile".
Il verde urbano non svolge solo un ruolo estetico e decorativo, ma anche un'importante funzione nel migliorare la qualità della vita nelle città. Piante e alberi, infatti, migliorano la qualità dell?aria, contribuiscono alla mitigazione climatica e al benessere psicofisico. Ma per ottenere benefici reali serve una gestione informata e scientificamente fondata. E? la premessa alla base del workshop promosso dal Centro di ricerca Foreste e Legno del CREA e FEM che si è svolto, oggi, a San Michele all?Adige. Attraverso esperienze pratiche è stato messo in luce il contributo del verde urbano all'erogazione di servizi ecosistemici e al recupero di ambienti degradati in contesti urbani e periurbani.
La Giunta provinciale ha approvato oggi il bilancio di previsione 2025-2027 dell?Agenzia provinciale delle foreste demaniali (Aprofod), struttura preposta alla valorizzazione e la gestione del patrimonio forestale della provincia. Le entrate extratributarie previste per il 2025 ammontano a 3.724.000 euro, principalmente derivanti dalla vendita di materiale legnoso e dalle concessioni degli immobili in gestione. A queste risorse si aggiungono 850.000 euro di contributi provinciali, destinati a sostenere le attività istituzionali e le operazioni di manutenzione. ?Il bilancio di previsione approvato oggi non è solo un atto amministrativo, ma un segno concreto dell?impegno della Provincia per il futuro delle nostre foreste e del nostro territorio. Gli interventi previsti sono essenziali per la ripresa delle aree ferite dalla tempesta Vaia e dal bostrico, oltre che per la valorizzazione delle risorse naturali, che rappresentano la ricchezza e l?unicità del nostro territorio? osserva l?assessore Roberto Failoni, che oggi ha portato il provvedimento in sede di Giunta.
Proseguono gli interventi della Provincia autonoma di Trento per migliorare la viabilità nella zona compresa tra val di Fiemme, passo Rolle e Primiero. L?Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti ha avviato la gara, tramite procedura ad invito, per i lavori (corrispondenti al lotto 5 dell?opera provinciale S-965) di realizzazione di una galleria paramassi a protezione dell?imbocco est della galleria sulla SS 50 del Grappa e passo Rolle, nel tratto dal chilometro 105,000 al chilometro 105,700. ?L?intervento - spiega il presidente della Provincia autonoma di Trento - è finalizzato a rafforzare le opere di protezione della statale 50 in località Forte Buso, nel comune di Predazzo, in un?area già caratterizzata da alcuni eventi di caduta massi. Oltre all?installazione, già avvenuta, di due file di barriere paramassi a monte della sede stradale, si procederà a realizzare un tratto di galleria paramassi artificiale, a prosecuzione dell?attuale galleria naturale in direzione Rolle, con uno sviluppo di circa 100 metri. Implementando ulteriormente la sicurezza della viabilità. Continuano dunque gli investimenti della Provincia autonoma di Trento che riguardano la viabilità di collegamento tra la valle di Fiemme e il Primiero nella zona di passo Rolle, un ambito di grande rilevanza a livello ambientale, paesaggistico e di sviluppo turistico per il Trentino?.
Negli ultimi anni l?aumento delle temperature medie rilevate durante i mesi invernali inducono una riduzione del periodo di ?letargo? delle zecche e ne stimolano una precoce attività anche nel nostro territorio. In particolare la zecca dei boschi, Ixodes ricinus, effettua una diapausa invernale durante la quale rimane protetta in genere sotto foglie, sassi o sotto la neve. Se non ha avuto modo di nutrirsi prima dell?arrivo dell?inverno, non appena le temperature risalgono (sopra i 7-10 °C, ma localmente anche inferiori come ad esempio nei versanti esposti a sud) inizia la ricerca dell?ospite per effettuare il pasto di sangue necessario per completare il suo ciclo di sviluppo che prevede tre stadi (larva, ninfa e adulto) nell?arco di tre anni.