Pat Foreste Demaniali

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Il corpo del musicista


Martedì 18 agosto 2015, una baita di Paneveggio diventa rifugio artistico e palcoscenico per due grandi talenti: Danilo Rossi, prima viola della Scala di Milano, e Davide Rondoni, poeta e autore teatrale.


Mentre il poeta Davide Rondoni recita il suo testo con intensa forza e dolcezza, Danilo Rossi esegue i brani più viscerali del suo repertorio di prima viola dell’Orchestra del Teatro alla Scala: “Preludio in Re Minore” di Bach, “Pavane” di Ravel, “Sonata in La Minore” di Schubert, “Concerto in Fa Maggiore” di Vivaldi.

Martedì 18 agosto, alle 11, Baita Premessaria si trasforma ancora una volta in un rifugio artistico pulsante, fra gli abeti della Foresta dei violini del Parco Naturaledi Paneveggio Pale di San Martino.

In scena un dialogo fra due artisti diversi, con percorsi lontani, ma con radici di terra comuni, essendo entrambi originari di Forlì. La voce del poeta, la musica e il corpo del musicista creano una sinfonia che tocca l’anima e sorprende la mente. Lo spettacolo, dedicato alla vita della musica, esplora il mistero del ritmo, ma anche la presenza scenica e l’energia espressa dal corpo del musicista. I due artisti propongono un viaggio emozionale attraverso i corpi di Mozart, Petrucciani, Elvis, fino a raggiungere il corpo devastato e sonante dell’Italia.

Il ritrovo è in Val di Fiemme, a Paneveggio, alle 10.00, nel parcheggio della Valle dei Buoi. Una guida accompagna a Baita Premessaria con una passeggiata assieme al Maestro Rossi e al Professor Rondoni. Entrata libera, posti limitati. È obbligatoria la prenotazione all’Azienda per il Turismo Val di Fiemme, tel. 0462 241111.


 



 

Danilo Rossi

Nato a Forlì nel ‘65, si è diplomato con il massimo dei voti e la lode nel 1985. Dopo essersi perfezionato con Dino Asciolla, Piero Farulli e Yuri Bashmet, a soli vent’anni viene scelto da Riccardo Muti per il ruolo, che ancora oggi ricopre, di prima viola solista dell’Orchestra del Teatro alla Scala e della Filarmonica della Scala. Danilo visita spesso la Val di Fiemme e, in particolare, il Bosco che Suona di Predazzo, dove un abete di risonanza porta il suo nome.


Davide Rondoni

Nato a Forlì nel ‘64, Davide Rondoni è autore di numerosi libri di poesia e prosa (tradotti in vari Paesi) per importanti editori come Mondatori, Rizzoli e Guanda, ed è autore teatrale. Insegna poesia all’università e dirige “Il piccolo festival dell’essenziale” a Roma. Inoltre, realizza programmi televisivi di poesia (Rai, Sky, San Marino Rtv e Tv2000). Ha fondato e fa parte del Centro di poesia contemporanea dell’Universitàdi Bologna e dirige la rivista “ClanDestino”.

Fra i più noti volumi di poesia, “Apocalisse amore”, Mondadori 2008, “Avrebbe amato chiunque”, Guanda 2003, “Compianto, vita”, Marietti 2001 e “Il bar del tempo”, Guanda 1999, “Rimbambimenti”, Raffaelli 2010, “Si tira avanti solo con lo schianto”, Whyfly 2013, con i quali ha vinto alcuni dei maggiori premi di poesia. Fra i suoi recenti saggi, “L’amore non ègiusto”, CartaCanta, “Il fuoco della poesia”, Rizzoli 2008. Dirige le collane di poesia per Marietti e CartaCanta. È autore di teatro e di traduzioni (Baudelaire, Rimbaud, Péguy). In prosa ha pubblicato diversi libri, fra cui, “Gesù, un racconto sempre nuovo”, Piemme 2013, “Se tu fossi qui”, San Paolo 2014, premio Andersen per narrativa ragazzi. Sempre per ragazzi ha scritto in versi e prosa.