Sono le foreste di proprietà della Provincia, individuate come patrimonio indisponibile a favore di tutta la Comunità Trentina, meritevoli di particolare tutela per l'elevato valore naturalistico e socio-culturale.
Per la loro importanza sono state incluse tra le "invarianti" del Piano Urbanistico Provinciale, in quanto elementi territoriali che costituiscono caratteristiche distintive dell'ambiente e dell'identità territoriale da tutelare e valorizzare al fine di garantire uno sviluppo equilibrato e sostenibile.
Il nucleo storico delle foreste demaniali è concentrato nel settore nord-orientale del Trentino (foreste di Cadino, Paneveggio, San Martino di Castrozza, Valsorda e Valzanca) ma altre importanti proprietà sono collocate nell'area centro-meridionale della Provincia (Monte S. Pietro, Bondone, Scanuppia, Campobrun).
Pubblicato online sul nostro sito (29.10.20)
Collaborazione fra l'Amministrazione forestale trentina e la rivista "Sherwood Foreste ed Alberi Oggi"
Lavori pubblici al centro della giornata del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che ieri ha compiuto alcune visite in Val di Fiemme e in Primiero. Dopo la riapertura della statale 50 del Grappa e Passo Rolle in località Lago di Forte Buso, il capo dell?esecutivo ha effettuato un sopralluogo, accompagnato dal sindaco di Predazzo Maria Bosin, dal dirigente generale del Dipartimento protezione civile, foreste e fauna Raffaele De Col e dal dirigente del Servizio gestione strade Giancarlo Anderle. Successivamente il presidente si è confrontato con il sindaco del Comune di Primiero San Martino di Castrozza Daniele Depaoli, per approfondire lo stato di attuazione della variante di Passo Rolle e l?intervento di demolizione e ricostruzione della caserma Ferrari. ?Le opere su cui l?Amministrazione provinciale è concentrata, puntano a migliorare la sicurezza e la vivibilità di arterie strategiche per i cittadini e per gli ospiti che ogni anno scelgono il nostro territorio per trascorrere le proprie vacanze - sono state le parole di Fugatti -. L?obiettivo principale è, più in generale, quello di migliorare la vivibilità delle aree di montagna, più lontane dai grandi centri?.
Nella seduta odierna la Giunta provinciale, su proposta dell'assessore all'urbanistica e ambiente Mario Tonina, si è pronunciata positivamente sulla compatibilità ambientale del progetto di collegamento funiviario San Martino-Rolle e della pista da sci di rientro. La decisione ha recepito quanto emerso nel corso della seduta della Conferenza dei servizi del 10 dicembre scorso in cui le strutture provinciali e gli enti interessati avevano condiviso il progetto, indicando prescrizioni e condizioni specifiche per un ulteriore miglioramento ambientale e paesaggistico dell'opera, che dovranno essere recepite nelle successive fasi autorizzatorie e concessorie.Il progetto per la mobilità complessiva tra San Martino di Castrozza e passo Rolle prevede la realizzazione di un collegamento funiviario tra l?abitato di San Martino e passo Rolle (con 4 stazioni ?Bellaria ? Nasse ? Fosse di Sopra? e ?Fosse di Sopra ? passo Rolle?) e una nuova pista da sci di rientro ?Panoramica? (che parte da Malga Fosse per arrivare a Nasse).
Un?installazione luminosa e sonora accende le feste nel giardino del MUSE ? Museo delle Scienze. Da oggi e fino al 31 maggio 2021 ?Trees Falling in Love? ricorda attraverso luci, piante, voci e suoni ambientali l?importanza del legame fra umanità e mondo vegetale. Un'esperienza immersiva, tra arte e natura, da percorrere in tutta sicurezza secondo i criteri di distanziamento interpersonale. Nel 2021 l?opera accoglierà presentazioni di libri, letture radiofoniche e racconti ?botanici?.
Un milione e mezzo di piantine destinate ai boschi trentini saranno prodotte nei prossimi 4 anni, dopo i 4 milioni di metri cubi di alberi schiantati in poche ore sotto i colpi della tempesta. Circa i tre quarti del legname crollato sono stati avviati all?utilizzazione, mentre prosegue il monitoraggio fitosanitario con 220 trappole a copertura dell?intero territorio provinciale per contrastare la diffusione del bostrico. ?A due anni da Vaia, ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito e stanno ancora lavorando per rimarginare la ferita lasciata dalla tempesta. Il primo pensiero va a Denis e Michela, giovani vittime, strappate alle loro famiglie?. L?assessore all?agricoltura, foreste, caccia e pesca Giulia Zanotelli, ricorda con queste parole le drammatiche ore in cui pioggia e vento si abbatterono sul Trentino nella notte tra il 28 ed il 29 ottobre 2018.
Orgoglio e rinascita. Due anni sono trascorsi dalla notte che ha sconvolto il Trentino. Le ferite che il territorio ha subito sono ancora in parte visibili, ma il sistema di Protezione civile, con i vigili del fuoco permanenti e volontari, il corpo forestale provinciale, i Bacini montani, le amministrazioni locali, le associazioni di volontariato e la popolazione in prima persona hanno saputo rialzare la testa.