Sono le foreste di proprietà della Provincia, individuate come patrimonio indisponibile a favore di tutta la Comunità Trentina, meritevoli di particolare tutela per l'elevato valore naturalistico e socio-culturale.
Per la loro importanza sono state incluse tra le "invarianti" del Piano Urbanistico Provinciale, in quanto elementi territoriali che costituiscono caratteristiche distintive dell'ambiente e dell'identità territoriale da tutelare e valorizzare al fine di garantire uno sviluppo equilibrato e sostenibile.
Il nucleo storico delle foreste demaniali è concentrato nel settore nord-orientale del Trentino (foreste di Cadino, Paneveggio, San Martino di Castrozza, Valsorda e Valzanca) ma altre importanti proprietà sono collocate nell'area centro-meridionale della Provincia (Monte S. Pietro, Bondone, Scanuppia, Campobrun).
Secondo confronto concorrenziale
L'Agenzia provinciale delle foreste demaniali indice n. 3 (tre) aste pubbliche
Aggiornamento 22.09.2023: pubblicati 2 file "Richiesta informazioni di carattere procedurale e tecnico_riscontro.pdf" contenentI indicazioni dirimenti (disponibilI per il download nella sezione Documentazione)
A 5 anni dalla tempesta Vaia - che ha colpito il Trentino e l?intero Nord-Est italiano tra il 28 e il 29 ottobre 2018 - molto è stato fatto dalle strutture provinciali e dalle comunità locali per ripristinare, risarcire e ricostruire. Pensando al futuro, in particolare alla luce dei cambiamenti climatici che stanno modificando sia lo stato di salute delle foreste sia l?intensità e la frequenza degli eventi meteorologici estremi, si rende necessario capitalizzare questa impegnativa esperienza e imparare a gestire la possibilità che eventi simili a Vaia si ripropongano sul territorio. A questo scopo, la Provincia autonoma di Trento è partner del progetto europeo Interreg Spazio Alpino ?X-RISK-CC: How to adapt to changing weather eXtremes and associated compound RISKs in the context of Climate Change?, per elaborare assieme ad altri Paesi dell?arco alpino strategie di gestione dei rischi da eventi meteorologici estremi nel contesto dell?adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici.
È di due arterie chiuse (la statale 50 di Passo Rolle e la provinciale 34 del Lisano e Sesena) e diversi interventi sul territorio per taglio piante, smottamenti e allagamenti il bilancio dell'allerta meteo gialla diramata dalla Protezione civile del Trentino e terminata oggi a mezzogiorno. Secondo i dati raccolti da Meteotrentino, dallo scorso giovedì alla mattinata odierna le precipitazioni nel fondovalle sono state più contenute con cumulate di 35 millimetri a Pergine Valsugana, 58 millimetri ad Arco e 57,6 millimetri a Trento Laste. Nello stesso arco temporale, i valori più elevati sono stati misurati a Malga Bissina (150,4 millimetri) e Passo Rolle (147,8 millimetri). Il vento ha soffiato forte soprattutto in montagna; in valle le raffiche massime hanno sfiorato i 47 chilometri orari a Tione, mentre in quota nella prima serata di ieri a Passo Manghen si sono toccati i 104 chilometri orari e alla stazione Peio Crozi Taviela (a quasi 3.000 metri di quota) gli 88 chilometri orari.
Nei giorni scorsi è venuto a mancare Donato Nardin. Tra le più significative personalità nella storia dell?amministrazione forestale trentina, durante la carriera lavorativa ha svolto incarichi di primo piano. Le istituzioni provinciali e i colleghi che lo hanno conosciuto, apprezzandone le grandi capacità professionali e le doti umane - come curiosità, ottimismo, perseveranze nella ricerca di una soluzione anche per problemi a prima vista insormontabili - si stringono ai suoi familiari ed esprimono il proprio cordoglio per la sua scomparsa.
Una cittadella della Protezione civile per approfondire le tematiche della difesa del territorio e conoscere i corretti comportamenti da adottare in caso di emergenza. Nel quartiere delle Albere (piazza delle donne lavoratrici e parco fratelli Michelin) è iniziato ufficialmente il weekend della Protezione civile, nell?ambito della settimana di appuntamenti dedicati alle donne e agli uomini delle diverse Strutture operative che compongono un articolato Sistema al quale fanno riferimento associazioni di volontariato, Federazione dei Vigili del fuoco volontari, Strutture provinciali, Forze dello Stato, Ordini e Collegi professionali. All?interno della cittadella, che potrà essere visitata anche domani dalle 9 alle 18, sono in corso le esercitazioni ed i dialoghi con la cittadinanza. Particolare successo stanno riscuotendo i giochi di ruolo dedicati ai più piccoli e la scoperta dei mezzi di soccorso, tra cui un elicottero dell?omonimo Nucleo che fa capo al Corpo permanente dei Vigili del fuoco, di cui le persone stanno scoprendo i segreti. E grande è l?attesa per domani alle 14, quando si svolgerà un?esercitazione con la simulazione di un soccorso sulla funivia di Sardagna, con il coinvolgimento di Nucleo elicotteri, Soccorso alpino e speleologico del Trentino, Trentino emergenza, Vigili del fuoco volontari e la collaborazione di Trentino trasporti. Nella giornata di oggi, anche in piazza Degasperi a Borgo Valsugana sono stati messi in mostra mezzi, attrezzature e apparecchiature di soccorso, mentre le squadre giovanili dei Vigili del fuoco volontari del Distretto Valsugana e Tesino hanno svolto attività dimostrative.
Via libera oggi dalla Giunta provinciale, su proposta dell'assessore all'Urbanistica e Ambiente, allo schema di convenzione novennale per il rinnovo della Rete di Riserve del Bondone, che interessa i Comuni di Trento, Cimone, Garniga Terme, Vallelaghi e Villa Lagarina. Approvato anche il programma di interventi della Rete per il triennio 2023-2026. Si conferma quindi il percorso realizzato dalla Rete del Bondone dal 2008 fino ad oggi e l'approccio del "fare rete" all'interno del territorio, instaurando rapporti di collaborazione, scambio, arricchimento e promozione reciproca con l'obiettivo di portare avanti i valori fondanti delle aree protette tramite la responsabilizzazione delle comunità locali. In particolare la Rete di Riserve, nel contesto del Monte Bondone, promuove la protezione degli habitat naturali di interesse comunitario e degli ambiti di pregio presenti all'interno del territorio interessato, la gestione coordinata delle aree protette, la sensibilizzazione delle popolazioni residenti riguardo ai temi del rispetto dell'ambiente, la promozione di un'offerta turistica sostenibile e diversamente accessibile, la partecipazione dei cittadini al raggiungimento degli obiettivi condivisi e la programmazione partecipata.