Pat Foreste Demaniali

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Foresta demaniale di Campobrun - il rifugio Pompeo Scalorbi


 

 

Il rifugio

Nel vallone di Campobrun, la proprietà demaniale della Provincia autonoma di Trento annovera boschi, pascoli e fabbricati; di quest’ultimi, alcuni vengono dati in concessione nell’ottica di tener vivo il rapporto secolare fra uomo e montagna.

Nella parte sommitale del vallone si trova il rifugio Pompeo Scalorbi; domina sulla conca sottostante ed è prossimo al passo Pelagatta (l’ampia sella che affaccia su Recoaro e sulla grande pianura veneta).
E’ punto di appoggio per gli escursionisti che si avventurano nel gruppo montuoso del Carega/Piccole Dolomiti.



Quota: mt 1775 slm
Apertura: estiva, consigliamo di contattare preventivamente i gestori del rifugio. D’inverno sempre chiuso

Accessi
A piedi:
- da Ala, frazione Ronchi, fino a Malga Brusà e passo Pertica, quindi verso il Rifugio 
- da Giazza, salire lungo la vecchia Strada militare fino alla parte superiore della Valle o su sentieri segnati e numerati che si dipartono nei pressi del Rifugio Revolto.

L’accesso veicolare è interdetto.

 


 

Storia
La zona, un tempo confine fra Impero Austroungarico e Regno Lombardo-Veneto/Italia, ebbe rilievo di appoggio logistico alla prima linea durante la Grande Guerra e come teatro di azione partigiana durante la Seconda Guerra mondiale.

Il rifugio venne costruito negli anni ’50 dall’ANA di Verona che lo intitolò al capitano degli Alpini Pompeo Scalorbi. Negli anni vide ampliamenti/ammodernamenti (es. approvvigionamento idrico in zona carsica, autosufficienza energetica con pannelli solari).

La strada che collega la frazione di Giazza al Rifugio Scalorbi, così come gran parte della rete sentieristica, risale al periodo bellico.

 

 
Rifugio Scalorbi negli anni passati
Rifugio Scalorbi