"torno a osservare il mio violoncello e penso che per buona parte della sua storia vissuta sarà rimasto così, in silenzio. Avrà assorbito lo scorrere del tempo in silenzio, sarà invecchiato affrontando climi e luoghi diversi sempre rimanendo in silenzio. Ora provo a suonarlo e mi rendo conto che il suono che cerco in lui è il mio suono, la mia idea di suono che va a forzare e mettere in vibrazione le venature del suo legno"
Da "SILENZIO" di Mario Brunello
Nella foresta demaniale di Paneveggio, meglio nota come “Foresta dei Violini”, all’interno della magica cornice di “Baita Premessaria”, un antico fienile restaurato dall’Agenzia provinciale delle foreste demaniali per conto della Provincia Autonoma di Trento, il violoncellista Mario Brunello ha presentato il suo libro dal titolo “SILENZIO”, edito nella collana parole controtempo della Casa editrice “Il Mulino”.
Alla Premessaria, dove si sono esibiti musicisti e formazioni musicali di fama internazionale, quali il Quartetto di Cremona, Gidon Kremer, Isabelle Faust e lo stesso Brunello, la giornalista e critica letteraria de “Il Venerdì di Repubblica”, Brunella Schisa, prendendo spunto da alcuni brani dell’opera del Maestro, ha stimolato un’interessante conversazione sulle tante sfumature del silenzio, sulle sensazioni e le difficoltà che esso provoca, ma anche sulle profonde emozioni che può donare.
Mario Brunello, alla presenza di un pubblico attento e curioso, ha esposto con passione quanto ha scritto nel libro partendo dal significato e l’importanza delle pause nella musica, del silenzio “pensato” dal compositore e dal silenzio “interpretato” dal musicista. Si è soffermato, poi, su due concetti innovativi e “inediti” di silenzio… “silenzio orizzontale” e “silenzio verticale”. Il primo collegato a una particolare e originale performance del Maestro nel deserto del Sahara e il secondo riferito ai concerti che da anni tiene al cospetto delle Dolomiti, Patrimonio Unesco dell’Umanità.
L’incontro, organizzato dall’Agenzia provinciale delle foreste demaniali in collaborazione con l’Azienda di promozione turistica di Cavalese, è nato da un rapporto di amicizia e stima ormai consolidato tra quanti nell’Agenzia e nell’Azienda si muovono attorno alla valorizzazione del patrimonio ambientale e forestale e il Maestro che ogni anno frequenta o passa alla Premessaria anche solo per provare, suonare, ascoltare il suo strumento o il silenzio perfetto.
Verso la fine della presentazione il Maestro ha espresso con il suo violoncello i concetti esposti, suonando una suite di Bach e un brano di musica tradizionale armena di grande effetto armonico ed emozionale. Poi ha firmato i libri distribuiti ai presenti, ha ringraziato e salutato con un arrivederci presto gradito a tutti.
Tra poco, Baita Premessaria ospiterà un altro evento dal grande valore culturale: sabato 6 Settembre 2014, alle 15.30, l’ Ensemble Turchese presenterà il CD “Safar” registrato qualche mese fa nella stessa Premessaria. Sarà un viaggio a passi melodici e armonici tra i suoni e le vibrazioni del mondo, dal deserto alla montagna. La musica poi, dentro il legno e attraverso il legno comunicherà, racconterà e farà viaggiare (SAFAR è una parola araba che sta per viaggio) e trasmetterà quelle vibrazioni/emozioni che nel cuore del Bosco dei violini nascono, partono, tornano e… ripartono.