Pat Foreste Demaniali

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La Foresta Demaniale di Campobrun

Riserva naturale provinciale, si estende per 438 ettari nel Comune di Ala, Trentino meridionale, al confine con la Provincia di Verona. È in continuità con il Parco naturale della Lessinia e la Foresta demaniale di Giazza (Vr).



Rifugio Scalorbi

L'ambiente/la fauna
è caratterizzato da ripide valli scoscese interrotte da balze frastagliate e cornicioni calcarei che in alto lasciano il posto a vaste distese a prato pascolo. La presenza di numerosi rifugi sostiene la percorrenza a piedi di tutti i versanti e l'accesso alle cime principali.
La foresta ha colonizzato le quote inferiori con il faggio, l'abete bianco, l'abete rosso ed il larice, fermandosi attorno a quota 1600 metri.
Pascoli, prati alti e mughete costituiscono circa i due terzi del territorio protetto ed ospitano alcuni manufatti tra cui la Malga Campobrun, tuttora monticata.
La vegetazione è costituita da ampie distese di mughete, ginepro e rododendri, terreno ideale per la riproduzione e la crescita di tetraonidi e uccelli di passo.
La flora, tipicamente alpina, con presenza di associazioni floristiche particolarmente interessanti quali il Raponzolo di montagna e la Pianella della Madonna, offre durante l'estate un foraggio ricco e particolare agli animali al pascolo con conseguente ottima qualità dei prodotti caseari.

La fauna è particolarmente numerosa sia per numero di specie che di presenza: da decenni infatti la caccia in Riserva è rigorosamente chiusa e questo ha favorito la presenza di fauna nobile stanziale tra cui il camoscio, il gallo forcello e la coturnice. Lungo i sentieri che attraversano le distese prative si possono ammirare decine di marmotte e le loro tane che si affacciano fino in prossimità della Malga Campobrun.


Gli edifici presenti nella Foresta demaniale rappresentano i lavori (ed i valori) tradizionali della Montagna: l'ospitalità, la spiritualità, il rapposto secolare fra uomo e animali.
Malga Campobrun, recentemente ristrutturata, è monticata nel periodo estivo.
Il Rifugio Scalorbi con annessa chiesetta alpina, costruito dal CAI di Verona su territorio trentino, è anch'esso presidiato durante la bella stagione.

Altre strutture limitrofe alla Riserva, importanti per la frequentazione e la conoscenza dell'intera zona sono il Rifugio Revolto, il Rifugio Passo Pertica, il Rifugio Fraccaroli.

 

 

La Storia
Il nome appare per la prima volta nel 1203 trascritto come Campo Pruno, quindi nel 1525 come Campo Bruno identificativo di colore. Altre fonti rimandano al nome tedesco Brunnen, sorgente, fontana, quindi luogo caratterizzato dalla presenza d'acqua, oggi peraltro assai rara e a forte presenza stagionale.

Istituita nel 1971 come Riserva naturale guidata, è frutto di un lungo ed attento lavoro di ripristino e restauro forestale iniziato dopo la storica alluvione del 1882. Proprio per prevenire eventuali ed ulteriori danni alle valli prealpine e alla città di Verona in particolare, tra il 1894 e il 1897 il Comitato Forestale della Provincia di Verona acquistò ampie aree da sottoporre ad un'incisiva e ragionata opera di rimboschimento. Furono costruite briglie e argini per la regimazione delle acque, nel 1901 fu realizzato il vivaio "Turcato" che fornì tutte le piantine necessarie ai grandi rimboschimenti della valle del Revolto per oltre 50 anni, quindi fu curata la viabilità mediante la creazione di sentieri, mulattiere ed in seguito, durante la guerra, la costruzione della strada che a tutt'oggi collega l'abitato di Giazza al Rifugio Scalorbi, nel cuore della Riserva.
Parte della Foresta di Giazza (429 ettari), pur essendo proprietà dello Stato Italiano, rimaneva sotto la sovranità austriaca essendo compresa nel Comune di Ala che nel 1897 lo vendette al Comitato Forestale di Verona. I lavori di sistemazione continuarono e si protrassero su tutto il territorio fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.
In seguito, nel 1951, anno della creazione della Regione a statuto speciale Trentino Alto Adige, le Foreste demaniali e quindi anche la porzione di foresta di 429 ettari nel Comune di Ala, vennero trasferite dal Demanio Forestale dello Stato al Demanio Regionale e da qui al Demanio Provinciale di Trento che da allora ha in carico l'area divenuta dal 1971 Riserva Guidata di Campobrun ed in seguito alla Legge nr. 11 del maggio 2007, Riserva naturale provinciale.

 

Nella Riserva informati

La Foresta demaniale di Campobrun, Riserva naturale provinciale e Sito Natura 2000, è gestita dall'Agenzia provinciale delle foreste demaniali tramite il Settore Adige che ne cura la pianificazione, la programmazione e l'esecuzione degli interventi.

Sulla base di un'apposita convenzione l'Agenzia si avvale dell'Azienda Regionale Veneto Agricoltura per l'esecuzione degli interventi di ordinaria manutenzione.

 

Accessi stradali:

  • da Verona, Strada Provinciale 10 attraverso la Val d'Illasi per Tregnago e Giazza, da dove, risalendo la vecchia strada militare oggi asfaltata, si giunge in prossimità del Rifugio Revolto. Da qui la strada è chiusa al traffico e si prosegue a piedi
  • da Ala, salendo alla Sega e quindi verso Boscochiesanuova fino a Giazza attraversando la Lessinia

Ferrovia:

  • linea Verona-Trento, fermata Rovereto, da qui con pulman, linea 314, fino a località Ometto, poi a piedi (link a Trentino Trasporti)
  • da Verona stazione centrale, pulman Autolinea 22 fino a Giazza (link ATV provincia di Verona).

A piedi:

  • da Ala, frazione Ronchi, fino a Malga Brusà e passo Pertica, quindi verso il Rifugio Fraccaroli o Malga Campobrun
  • da Giazza, salire lungo la vecchia Strada militare fino alla parte superiore della Valle o su sentieri segnati e numerati che si dipartono nei pressi del Rifugio Revolto e salgono fino a Campobrun.


Numeri utili
Veneto Agricoltura - Centro Forestale di Verona
e-mail: foreste.verona@venetoagricoltura.org

Numero unico emergenze: 112



APT Rovereto e Vallagarina

 

 

 
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